Medjugorje, 25 febbraio 2016
"Cari figli,
in questo tempo di grazia vi
invito tutti alla conversione.
Figlioli, amate poco, pregate
ancora meno.
Siete persi e non sapete qual
è il vostro scopo.
Prendete la croce, guardate
Gesù e seguitelo.
Lui si dona a voi fino alla
morte in croce, perché vi ama.
Figlioli, vi invito a
ritornare alla preghiera del cuore perché nella preghiera possiate trovare la
speranza ed il senso della vostra esistenza.
Io sono con voi e prego per
voi.
Grazie per aver risposto alla
mia chiamata."
Commento di Padre Livio di Radio
Maria al messaggio del 25 febbraio
Un messaggio che è un ammonimento, un
richiamo: “in questo
tempo di grazia vi invito tutti alla conversione”. La Madonna ci ricorda che siamo nel tempo di Grazia che è la
Quaresima, durante il quale noi tutti siamo chiamati a fare il cammino di
conversione, di cambiamento di vita, ad uscire da una vita di peccato, da una
vita di tiepidezza, da una vita in cui abbiamo perso il contatto con Dio e a
deciderci per la conversione, a deciderci per una vita nuova e quindi, in
questa luce, a vedere anche la Confessione Pasquale come momento per dare una
svolta alla nostra vita e, se siamo su una strada sbagliata, tornare indietro,
lasciare la via della rovina, prendere la via della salvezza!
La
conversione è l'impegno per tutta la vita! Facciamo un esame di coscienza
per vedere a che punto siamo del cammino.
La Madonna ci dice come Lei ci vede e
credo che forse pochi non si meritino questo rimprovero materno: “Figlioli, amate poco, pregate ancora meno”,
anzi, meno preghiamo, meno amiamo. Con la preghiera noi cerchiamo
Dio, perché abbiamo bisogno del suo amore. Nella preghiera noi ci sentiamo di Dio e poi la preghiera ci spinge verso il prossimo
che ha bisogno. Ecco i due punti dove siamo deficitari, dove siamo indietro,
sono due verbi: amate e pregate,
“amate
poco e pregate ancora meno”.
E qui dobbiamo fare un esame di
coscienza!
La Madonna fa quindi una diagnosi di
com'è la realtà, anche le statistiche ci dicono che oggi gran parte dei
cristiani perdono la fede.
Perdono
la fede, perché non pregano e perché
vivono nel peccato, e perché invece di convertirsi e di cambiare la
propria vita, puntano il dito su quella
degli altri. “Siete persi”, vi
siete persi! Come uno che perde la strada, non sa più dove va, va avanti a
caso!
La Madonna qualche tempo fa ha detto: “non sapete
neanche chi siete, da dove venite, dove andate! Qual è il fine
della vita! Non sapete qual è la cosa più importante della vita, che è
raggiungere il Paradiso, che è raggiungere Dio”.
“Siete persi e non sapete qual è il
vostro scopo”, il tempo della vita è il tempo in cui si decide per
Dio, si cerca Dio, ci si apre a Dio, si ama Dio, si serve Dio. Dio ci ha creati per conoscerlo e amarlo. Amarlo soprattutto nei fratelli, servirlo aiutando gli altri a trovare la strada.
Questo è lo scopo della vita, ma noi lo
abbiamo smarrito, siamo pronti a tradire ciò che ci è più caro e cioè Gesù, la
Sua parola e la Sua volontà, per le cose effimere che passano, per un piacere
passeggero, per una gloria passeggera, per qualcosa che oggi sembra dolce, ma
domani sarà amaro. Ricordiamoci le semplici parole del Catechismo: Dio ci ha
creato per conoscerlo, amarlo, servirlo in questa vita: servirlo! Non servirci
di Lui! Servirlo in questa vita, per goderlo per sempre in Paradiso!
“Siete persi e non sapete qual è il
vostro scopo”, la Madonna ci
descrive come gente che ha sbandato, che ha fatto naufragio, di gente che è sbattuta qua e la dalle onde del mare e
che rischia di sfracellarsi sugli scogli da un momento all'altro!
Allora che fare? “Prendete la
croce, guardate Gesù e seguitelo”.
Prendete la croce della vita, non andate
a cercare le false gioie, le false luci, le droghe di ogni genere e specie, i
falsi cibi che non sfamano, le false bevande che non dissetano, No! “Prendete la croce”, cioè
la fatica della vita, la fatica della fedeltà, la fatica della moralità, la
fatica della bontà, la fatica della generosità, la fatica della donazione di
sé.
“Prendete la croce, guardate Gesù e
seguitelo”, perché ciò che ci fa scattare e che ci fa cambiare
strada è proprio Gesù. Noi quando siamo persi, perché seguiamo il fantasma del
principe di questo mondo, il menzognero, che è la velenosa serpe sulla via
della rovina, noi dobbiamo guardare Gesù, prendendo la fatica del vivere e
seguendolo con amore, riprendendo ogni giorno il cammino, rialzandoci ogni
volta che cadiamo, senza paura e chiedendo alla sua Divina Misericordia di
sostenerci.
Guardiamo Gesù, come ha vissuto la sua Passione: Gesù arrestato, giudicato e demonizzato,
hanno fatto di Lui un infame, un assassino, un nemico del genere umano, e poi
le Sue sofferenze fisiche, gli schiaffi, gli sputi, l'incoronazione di
spine, i flagelli, la croce pesantissima, i chiodi.
Tutto questo ha portato su di sé per
amore verso di noi!
“Lui si
dona a voi fino alla morte in croce, perché vi ama”.
Mentre noi non siamo capaci di sopportare
qualche persecuzione, qualche ingiuria o anche qualche privazione per Lui.
Qual è il primo passo da fare? È quello
di riprendere la preghiera del cuore,
mettiamoci davanti alla croce e apriamo il cuore a Gesù crocefisso: “Figlioli, vi invito a ritornare alla preghiera del cuore
perché nella preghiera possiate trovare la speranza ed il senso della vostra
esistenza”. Cari amici, solo nella preghiera troviamo Dio
che ci illumina e riusciamo a capire chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo,
riusciamo a dare uno scopo alla vita, un impegno alla vita, una pienezza alla
vita. Possiamo gustare e scoprire la bellezza e la grandezza della vita nella preghiera, però fatta col cuore, non solo con le labbra!
“Io sono con voi e prego per voi”. Questa è la
grande grazia del nostro tempo che dura ormai da quasi 35 anni e cioè la presenza di Maria che ci accompagna,
che ci guida, che ci istruisce. Che cosa vogliamo di più!
Una signora mi scrive: ”Sono una
cinquantenne delusa dalla Chiesa”, ma signora, mi scusi, ma lei non sa che da 35 anni
è qui la Madonna e che da 35 anni ci
chiama alla conversione? E lei cosa ha fatto in questi 35 anni?
“Grazie per aver risposto alla mia
chiamata".
Non diamo la colpa agli altri, “mea culpa,
mea culpa, mea maxima culpa!” Se non siamo convertiti, se abbiamo perso la
fede, la colpa è solo nostra.
Grazie alla Madonna per questa immensa grazia della sua Presenza! La sua pazienza, la sua materna bontà, la sua
Misericordia ci danno coraggio.
Nessuna generazione ha avuto
questa grande grazia di avere con sé la Madonna qui ogni giorno, come Madre,
come Maestra e che ha ottenuto da Dio di prolungare la sua Presenza affinché
tutti si salvino.
Arriviamo alla Pasqua facendo
maturare la decisione di deciderci per Dio, di amarlo e di servirlo.
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it